https://forum-phil.pusc.it/issue/feedForum. Supplement to Acta Philosophica2025-10-20T12:06:06+02:00Forum. Supplement to Acta Philosophicaforum-phil@pusc.itOpen Journal Systems<p><strong>Forum. Supplement to Acta Philosophica</strong> è una Rivista online annuale promossa dalla Facoltà di Filosofia della Pontificia Università della Santa Croce. La Rivista, <em>peer reviewed,</em> pubblica contributi scientifici provenienti dalle attività accademiche e di ricerca svolte dalla Facoltà, e saggi di introduzione, analisi e commento a classici e a opere filosofiche di rilievo.</p> <p lang="it-IT"><em>Forum</em> è classificata dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca), tra le riviste di riconosciuta scientificità nell’ambito delle <em>Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche</em> (Area 11).</p> <p lang="it-IT">Tutti gli articoli di <em>Forum</em> sono di Libero Accesso.</p>https://forum-phil.pusc.it/article/view/5021Introduzione alla lettura del “De veritate” di Anselmo d’Aosta2025-10-16T21:55:56+02:00Paola Anna Maria Mullerpaola.muller@unicatt.it<p>L’articolo esamina il <em>De veritate</em> di Anselmo d’Aosta come snodo sistematico dell’intero pensiero anselmiano, nel quale la riflessione sulla verità si sviluppa dal piano linguistico e logico a quello ontologico e morale. Attraverso l’analisi progressiva dei capitoli del dialogo, si mostra come la nozione di <em>rectitudo</em> — intesa come conformità dell’essere, del pensare e del volere al proprio dover essere — costituisca il principio unitario capace di collegare verità, giustizia e libertà.<br />L’indagine evidenzia la funzione paradigmatica della verità del linguaggio, che diviene modello di ogni altra forma di rettitudine, e chiarisce la transizione dalla <em>rectitudo naturae</em> alla <em>rectitudo voluntatis</em>, in cui si fonda la dimensione etica dell’uomo. Nel capitolo XIII, la riflessione si apre al piano metafisico, mostrando che la verità, una e immutabile, non appartiene alle cose ma le trascende, in quanto esse sono vere solo nella misura in cui partecipano alla <em>summa veritas</em>.<br />Il contributo interpreta così il <em>De veritate</em> come una sintesi teoretica in cui logica, etica e ontologia confluiscono in una medesima visione: la verità come principio dell’essere e come via della mente verso Dio.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/5019Presentazione del Volume 112025-10-15T13:00:50+02:00<p>Il presente volume di <em>Forum. Supplement to Acta Philosophica</em> raccoglie anzitutto un numeroso gruppo di contributi provenienti dal Convegno di studi <em>Prospettive sull’altruismo: empatia, compassione, cura</em>. La sezione <em>Studi e seminari</em> presenta tre interventi di Fabrizio Amerini, Aldo Vendemiati e Alessandra Modugno. Infine, <em>Itinerari</em> offre l'introduzione di Paola Muller al <em>De veritate</em> di Anselmo di Aosta. [<a href="https://forum-phil.pusc.it/article/view/5019/2750">Leggi altro</a>]</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/5018Prospettive sull'altruismo. Presentazione2025-10-15T12:52:05+02:00Victor Torre de Silvavtorredesilva@gmail.comIlaria Malagrinòilaria.malagrino@unime.itMiriam Savaresem.savarese@pusc.it<p>In un mondo sempre più polarizzato, la riflessione filosofica è chiamata a indagare ciò che genera divisione tra gli esseri umani, approfondendo al contempo quegli aspetti che li mantengono uniti, rendendoli più forti sia a livello individuale che sociale. L’altruismo è uno di questi aspetti: offre una grande ricchezza di sfumature che permettono di analizzarlo da prospettive diverse. [<a href="https://forum-phil.pusc.it/article/view/5018/2749">Leggi altro</a>]</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4924Entriamo nel merito2025-06-23T14:37:30+02:00Vincenzo Arboreav.arborea@pusc.it<p style="font-weight: 400;">Chi merita di più? È giusto che sia il mercato a decidere? Il dibattito sulla meritocrazia, specie dopo la pubblicazione de <em>La tirannia del merito</em> di Michael Sandel, apre una riflessione su quale merito debba essere riconosciuto e premiato dalla società. Il successo non è mai frutto solo dell’impegno di un singolo individuo, ma dipende da tante persone e circostanze che hanno consentito di raggiungere quel risultato. È legittimo premiare il merito legato all’impegno e ai talenti del singolo. Forse, però, è ancora più importante premiare chi indirizza questo impegno verso <em>l’altro</em>, riconosciuto come soggetto meritevole di cura e di attenzione per la sua inalienabile dignità. La natura relazionale del merito suggerisce una ridefinizione delle categorie di riconoscimento sociale che premiano la solidarietà, la fiducia, la capacità di ispirare i gruppi e i collaboratori, il servizio e la gratuità, nonché la cura nei confronti di chi è in difficoltà.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4947Altruism Beyond Time2025-07-21T18:02:36+02:00Marta Armigliatomartaarmigliato@gmail.com<p>This article supports the thesis that intergenerational moral relationships need to be reconceived and re-modelled under the framework of care. Hence, it will defend that the Ethics of Care can provide a contextual and narrative approach to intergenerational moral theories, not only because it focuses on cultivating and applying emotions like empathy and compassion, but also because it encourages the creation of distinctive altruistic dispositions towards others, not necessarily limited to cases of space or time closeness.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4961Quando l’altro mi accade2025-07-10T11:52:05+02:00Gianmarco Bezzibezzigianmarco@gmail.com<p class="p1">L’altruismo non si configura unicamente come un gesto morale, bensì come un evento ontologico che si dispiega nell’incontro intersoggettivo con l’alterità. Superando la logica di un’identità chiusa e autosufficiente, il soggetto si rivela co-originato e costitutivamente relazionale. Inserendosi in un orizzonte di riflessione che si colloca tra filosofia e teologia, e facendo riferimento ai contributi ermeneutici di Martin Heidegger, Max Scheler e Karol Wojtyla, il presente studio propone una rilettura dell’altruismo quale esperienza trasformativa e ritmica. Tale esperienza mostra come l’alterità dischiuda la struttura relazionale, asimmetrica e generativa dell’umano, aprendo così nuove possibilità per il pensiero e per una co-esistenza fondata sulla reciprocità e sulla relazione autentica.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4929Empatia e neuroscienze: possibili implicazioni educative 2025-06-23T14:41:07+02:00Giuseppa Crimìpinella.crimi1975@gmail.com<p class="p1">L’educazione è lo strumento con cui l’essere umano costruisce il proprio progetto di vita. Essa si fonda sulla possibilità della libertà, messa in discussione da alcune ricerche neuroscientifiche. Il saggio riflette sul nesso tra educabilità, libertà e struttura cerebrale, integrando riflessione filosofica e risultati neuroscientifici. Attraverso l’analisi del concetto di empatia e della sua base neurale, viene mostrato come sia possibile educare alla relazione intersoggettiva, anche a partire dalla corporeità. I neuroni specchio e la teoria della simulazione incarnata offrono nuovi strumenti per comprendere l’esperienza estetica, l’imitazione e l’apprendimento. In questo orizzonte si inserisce una rinnovata visione dell’essere umano, in cui scienza e filosofia collaborano per promuovere un’educazione integrale e personalistica.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4964El cuidado como eje vertebrador de la intergeneracionalidad familiar2025-07-10T12:10:03+02:00María Dolores Dimier de Vicentedvicente@austral.edu.ar<p>Actualmente se asiste a una dinámica sin precedentes en la historia de la humanidad: el incesante cambio poblacional que se refleja en modificaciones permanentes en los patrones de natalidad y de mortalidad. A pesar de ser hechos inéditos, las relaciones intergeneracionales familiares permancen vigentes como ámbito primario y entramado más significativo en la vida de las personas. <br />En la familia, la intergeneracionalidad entrelaza el cuidado y la vulnerabilidad inherentes al carácter ontológico humano habilitado por las dinámicas intrafamiliares. El reconocimiento de la propia vulnerabilidad da lugar al valor de la solidaridad y a la reafirmación de la alteridad como condición y vocación propiamente humana: del cuidado, de la co-responsabilidad y del altruismo. <br />De esta manera, cabría estimar el paradigma del cuidado sustentado en la reafirmación de la vulnerabilidad ontológica. Para abordarlo con profundidad y debido a su complejidad, se propone un análisis de los estudios de rigor científico vigentes en los campos de investigación con un enfoque interdisciplinar sobre la base de conceptos fundamentales. Una introducción a una propuesta de estudio para proponer una sociedad humanamente más justa y compasiva, orgullosa de velar del futuro de las nuevas generaciones, al poder reafirmar el <em>cuidado como el eje vertebrador intergeneracional familiar</em>.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4842Tu sei per me salvezza 2025-05-16T10:08:53+02:00Francesco Luigi Gallo gfrancescoluigi@gmail.com<p class="Textbody" style="text-indent: 0cm;">L’insegnamento di sostegno si fonda su doti umane, empatiche e relazionali essenziali per rispondere ai bisogni emotivi e psicologici degli studenti con disabilità gravi. Queste qualità, come l’empatia, la compassione e la cura, sono cruciali non solo per migliorare l’efficacia didattica, ma anche per promuovere un ambiente scolastico inclusivo. Le competenze richieste agli insegnanti di sostegno, simili (per certi versi) a quelle degli psicoterapeuti, devono facilitare una relazione autentica con l’altro, sostenendo il benessere integrale dell’individuo con disabilità. La mia ricerca si concentra su queste qualità fondamentali, che vanno oltre le competenze tecniche e didattiche, e sottolinea l’importanza delle capacità relazionali per un’inclusione scolastica significativa. Nonostante la scuola italiana sia riconosciuta come un esempio di inclusività, la realtà quotidiana non sempre rispecchia questi ideali. Spesso, infatti, la didattica si concentra sulla trasmissione dei contenuti senza considerare le necessità emotive degli studenti. Questo approccio compromette non solo l’apprendimento, ma anche il benessere psicologico e sociale degli alunni, influenzando negativamente il loro sviluppo come cittadini, non oltre ma proprio a partire dalla loro specialità.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4904Should the Altruist Stay at Home?2025-05-16T09:55:33+02:00Stella Gonzalez-ArnalS.Gonzalez-Arnal@hull.ac.ukMaría Dolores García-Arnaldosdolores.arnaldos@rai.usc.es<p>We consider altruism as a core characteristic of human beings, grounded on an awareness of our interdependence. We address some of the difficulties that an altruist might encounter when promoting the wellbeing of those who are different from himself. In cases like thiswe can find that: the beneficiaries disagree with the altruist about what is good for them, what will benefit them or improve their well-being; and/or the ‘goods’ or benefits that the beneficiaries want the altruist to promote may actually conflict with the altruist’s values. We will discuss whether or not the altruist should ‘stay home’ and refrain from exercising altruism with those who are different from him. We will offer (tentative) solutions that allow (at least I some instances) altruism to be promoted in cases in which the altruist and the beneficiaries have a different understanding of what would promote the wellbeing of the beneficiaries.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4953Work-Family Stress and Altruism at Home2025-07-21T18:01:20+02:00Mary K. HuntMary.Hunt@avemaria.edu<p>Through a lens of organizational psychology this paper discusses the nature of altruism at home in the context of work and family stressors. Altruism in the care of the home is characterized by self-giving out of love, creating a nurturing environment for the flourishing of family members. This implies on-going acts of generous behavior in service of the closest family members. We propose that this form of sustained altruism may be challenged by the stressors stemming from work-family conflict. This paper proposes that the individual resource of psychological capital and the external resource of social support can serve to enable the individual to continue their desired altruistic behaviors amid the stress of work-family conflict.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4917Tra benessere e virtù2025-06-05T15:03:02+02:00Bryan Jesús Irias Alfarobryan.irias@hotmail.com<p class="s3">L’alterità, intesa come realtà diversa dall’io, può essere considerata un concetto relativamente recente, affermatosi agli inizi del XX secolo. La novità di tale prospettiva risiede nel cambio di paradigma che sposta l’attenzione dalla centralità dell’io alla dimensione del noi, ponendo l’accento sull’atto relazionale come elemento costitutivo dell’esistenza in tutte le sue forme. Il concetto di ‘relazione’ implica l’interazione tra entità distinte e, a sua volta, un processo di scoperta del mondo dell’altro. Questo tipo di riflessione apre la via a un esistenzialismo di carattere ontologico, volto a comprendere il mondo come realtà esterna e distinta dall’io. Accanto a un rinnovato interesse per l’alterità, si sviluppa una riflessione sull’agire virtuoso nella relazione uomo-natura, dove la natura è concepita come ambito ontologico e assiologico di riferimento per la convivenza umana. Indagare come evolve tale relazione, e in che modo la cura dell’altro implichi la cura del mondo, rappresenta il cuore della presente indagine. Per questa ragione, è fondamentale analizzare la relazione tra l’essere umano e l’ambiente naturale riconoscendo la natura come fondamento per il benessere dell’essere umano.</p> <p> </p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4955The Vulnerable Exchange:2025-07-10T11:45:27+02:00Zyra Lentijazyra.lentija@uap.asia<p style="font-weight: 400;">This paper explores the anthropological foundations of empathy, emphasizing how in-person encounters counteract the detachment fostered by digital communication. As education increasingly shifts online, there is a pressing need to reaffirm the intrinsic value of physical presence and shared space. Drawing from phenomenology and philosophical anthropology, this study argues that face-to face interaction uniquely nurtures empathy, a vital disposition for human flourishing and authentic communication. Focusing on pedagogy within higher education at the University of Asia and the Pacific (UA&P), this research examines why digital natives—despite their fluency with technology—consistently express a preference for traditional, in-person learning. Through students’ testimonies and philosophical reflection, we demonstrate that the immediacy of embodied communication deepens relational bonds, supports emotional growth, and cultivates a richer, more humane educational environment.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4871Etica teistica cristiana nel pensiero del filosofo neoscolastico Stjepan Zimmermann (1884-1963)2025-05-16T10:07:23+02:00Ivan Macutivanmacut@libero.it<p>In questo saggio, Stjepan Zimmermann, il più importante filosofo neoscolastico croato del XX secolo, sarà esaminato in relazione alle sue opere filosofiche, in particolare nel contesto della moralità. Il primo capitolo offrirà una panoramica concisa della sua vita e delle sue opere filosofiche più significative. Il secondo capitolo presenterà le sue riflessioni filosofiche sull’etica teistica cristiana, partendo da una domanda che attraversa tutte le visioni filosofiche del mondo e concludendo che solo il cristianesimo offre una risposta autentica. Nel quadro del teismo cristiano, si ritiene che la vita umana si estenda oltre i confini di questo mondo, offrendo la prospettiva di una vita dopo la morte. In tale contesto, lo scopo dell’uomo è raggiungere la comunione con Dio dopo la morte, attraverso una vita moralmente corretta. La capacità di distinguere tra bene e male è attribuita all’uso corretto della ragione e della coscienza.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4922Beyond Egoism and Altruism: Cicely Saunders’ Ethical Proposal2025-06-23T14:42:53+02:00Ilaria Malagrinòilaria.malagrino@unime.it<p class="p1">This paper aims to propose a reflection on the link between care and life that animates Saunders’ philosophy of total care in order to highlight its revolutionary ethical scope. Proclaiming care as an ethical act proper “of” and “to” life, Saunders postulates a sort of primordial solidarity that challenges and surpasses every egoistic or individualistic paradigm. The attitude of care is not only expressed in terms of its purpose, such as helping those in need but also reflects the existential need of the agent to play a responsible role in the world. This vision is fascinating because it first problematizes the concept of individual autonomy and then opens up to a reevaluation of the foundations of ethics or at the very least to a reformulation of the categories through which we perceive the moral agent and structure our understanding of morality.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4948Ethics of Care: Analysis of a Moral Paradigm in Weil and Tronto2025-09-05T21:17:54+02:00Sofia Marinimarini.sofia62@gmail.com<p class="p1">This work sets to demonstrate, within the perimeter of ethics, the conceptual connections internal to the notion of care by making reference to Christianity and feminist thought, paradigmatic here in Simone Weil and Joan Tronto. First, I aim to identify the constitutive features of an ethics of Christian care by dissecting the Weilian notion of attention as applied to the Gospel narrative of the Good Samaritan. For Weil, care takes the form of dilectio proximi, love of our neighbor, of which kenosis is the cornerstone — the act of emptying the self in order to make room for the need of the other and, necessarily, satisfy it. Second, I photograph the moral elements of the ethics of care as outlined by Tronto — attentiveness, responsibility, competence, responsiveness — and relate them to the ethics of Christian care, tentatively contextualizing them in the Good Samaritan parable. This way of proceeding in parallel unveils the underlying intention of my inquiry: to integrate the two paradigms of care.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4960Il proprio bene comprende il bene degli altri?2025-07-10T11:49:40+02:00Patrizia Masoeropatriziamasoero@gmail.com<p>Questo saggio, adottando la prospettiva dell’etica delle virtù, esplora il concetto di autentica generosità e la sua connessione con la realizzazione del sé. La metodologia impiegata si articola in un percorso filosofico progressivo. Inizialmente, si attinge alle riflessioni di Paul Ricœur sulla sollecitudine e sull’alterità, che pongono le basi per comprendere come una sana <em>philautia</em> possa tradursi in apertura verso il prossimo. Per cercare di capire se esista un altruismo genuino, la seconda parte del saggio riprende i concetti aristotelici di vita buona, comportamento virtuoso, sollecitudine, attraverso la prospettiva di Julia Annas, la cui interpretazione aristotelica di sollecitudine la lega al filosofo francese. L’intento è di mostrare il ruolo rivestito dalla <em>phronesis</em> come garanzia di un’azione svolta per il vero amor di sé e per il vero amore del bene del prossimo. Per dare concretezza empirica a queste riflessioni teoriche, lo studio riporta episodi della vita di Massimiliano Kolbe, utilizzandoli come esempi emblematici per illustrare un altruismo profondamente radicato come<em> habitus</em> morale.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4916La educación como cuidado y acompañamiento de la apertura metafísica de la persona humana en la filosofía de Josep Maria Esquirol2025-06-05T15:01:16+02:00Eduardo Pérez Pueyoeduardo.perez@cretateologia.es<p>Este trabajo está centrado en las dos últimas obras del filósofo Josep Maria Esquirol (1963). En <em>Humano, más humano</em> (2021), revisaba el concepto de contingencia, para entenderlo como la posibilidad de ser de otro modo y, en definitiva, de crecer. Desde ahí, la persona humana aparecía como un ser dotado de una “herida infinita”, también llamada “ventana metafísica”, que le abría a la vida, a la muerte, al tú, y al mundo. En <em>La escuela del alma</em> (2024), propone una manera concreta de cuidar la herida infinita (ventana metafísica), y es la educación. Una educación que acompañe el crecimiento personal necesita un tipo de escuela que se constituya como “altertopía”, es decir, como “otro lugar”. La escuela debe ser un ámbito diferente en que la persona es tratada por sí misma, y se fomenta su capacidad de atención a la realidad, de manera que pueda tener una vida fecunda.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4946L'Altro tra inferno e responsabilità: Sartre e Lévinas a confronto2025-07-10T12:02:48+02:00Anita Pierinianitapierini12@gmail.com<p>Il rapporto con l’altro è stato un tema centrale nella filosofia del Novecento, attraversando l’ontologia, l’etica e la fenomenologia. Questo contributo analizza le prospettive di Sartre e Lévinas, che, pur condividendo una base fenomenologica, giungono a esiti opposti. Sartre sviluppa una visione pessimistica: vedendo l’altro come una minaccia che oggettivizza e limita la libertà, nella sua teoria, l’io rischia di perdere la propria autenticità sotto lo sguardo dell’altro, rendendo la relazione un gioco di potere alienante. Lévinas, invece, concepisce l’alterità come un appello etico: il volto dell’altro suscita responsabilità, ponendo l’etica al di sopra dell’ontologia. La relazione è asimmetrica e implica un impegno unilaterale di giustizia e altruismo. Il confronto tra queste due visioni solleva interrogativi sull’altruismo e sul senso dell’empatia. Se Sartre avverte i rischi della reificazione, Lévinas propone un’etica del riconoscimento. Entrambe le prospettive offrono strumenti cruciali per comprendere il senso dell’empatia e dell’impegno etico verso l’altro nella società contemporanea.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4870Utilitarismo di preferenza e altruismo efficace: riflessioni etiche di fronte al cambiamento climatico2025-05-16T10:13:41+02:00Simone Saccomanisimone.saccomani@usi.ch<p>La proposta dell’altruismo efficace può rappresentare una risposta al cambiamento climatico. Il contributo dopo una disamina degli aspetti paradigmatici di altruismo e individualismo analizza il pensiero di Peter Singer, con particolare riferimento alle sue riflessioni sull’utilitarismo edonistico e utilitarismo delle preferenze. Infine, vengono tratteggiati gli elementi salienti dell’altruismo efficace, e dell’incorporazione di strumenti individualistici e altruistici nelle politiche ambientali nell’ottica di una sensibilizzazione in ambito politico-culturale in grado di coinvolgere, anche sotto il profilo etico, un’ampia porzione della società civile.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4894Simone Weil: per un'etica dell'altruismo e della cura2025-05-16T09:59:34+02:00Riccardo Sassoriccardo.sasso@phd.units.it<p class="p1">L’articolo analizza il nucleo centrale del testo La persona e il sacro della filosofa francese Simone Weil. Nel riflettere sulla critica weiliana alla soggettività, si tenterà di formulare una prospettiva etica fondata sull’altruismo e sulla cura per l’umanità sofferente. Weil riteneva che un’etica fondata sul soggetto personale corresse il rischio di essere astratta e individualista. Credeva che, per poter avere un autentico incontro etico con gli altri, fosse fondamentale mettere in secondo piano il proprio ego. L’io, secondo Weil, è un idolo: dove c’è qualcosa che dice ‘io’, c’è anche il peccato. Il bene, la giustizia, la bellezza, l’amore e la verità non sono personali, ma impersonali: sono delle astratte leggi, codificate e rivolte a una persona concepita in astratto. Sono piuttosto una vocazione interiore, oltre che un codice etico e spirituale concreto e non scritto.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4950L’“amor amicitiae” di Tommaso d’Aquino come proposta sociale2025-07-10T11:32:58+02:00Miriam Savaresem.savarese@pusc.it<p>L’<em>amor amicitiae</em> di Tommaso d’Aquino ha un ruolo sociale? La risposta è particolarmente interessante per comprendere il ruolo sociale dell’altruismo e della compassione. Infatti, tale <em>amor</em>, che è amare una persona per se stessa, è caratterizzato in termini di gratuità, sia a livello naturale che a livello soprannaturale nella <em>caritas</em>. Determina un legame con l’amato ed è all’origine della compassione, che a sua volta fonda la misericordia e implica necessariamente <em>beneficentia</em> e <em>eleemosynae</em>, ovvero un agire a favore dell’amato, anche nella forma misericordiosa di sollevarlo da un difetto di cui soffre. Il presente studio intende ripercorrere tali tratti caratterizzanti dell’<em>amor amicitiae </em>e, quindi, prendere in considerazione la nozione tommasiana di <em>amicitia politica</em> o <em>civilis</em> per individuarne il legame con l’<em>amor amicitiae</em>. In tal modo, sarà possibile riconoscere come proprie di tale <em>amicitia</em> una serie di implicazioni sociali caratterizzate dalla gratuità: il legame politico nel suo rapporto con il bene comune e un agire sociale che comprende <em>beneficentia</em> e <em>misericordia</em>. Si fa riferimento ai testi maturi, in particolare al Trattato sulla carità in <em>Summa Theologiae</em> II-II (qq. 23-46) e al <em>De virtutibus</em> (q. 2 o <em>De caritate</em>).</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4909Vivere per gli altri? Friedrich Nietzsche e l’“impossibilità” dell’altruismo2025-06-04T11:35:27+02:00Paolo Scolaripaolo.scolari@unicatt.it<p>Pensare agli altri? Vivere per gli altri? Amare gli altri? Le domande sull’altruismo, tra le mani di Friedrich Nietzsche, deflagrano come dinamite. La sua critica alla morale altruistica è dissacrante e, di primo acchito, sembra non lasciare spazio a repliche. L’immagine del prossimo che l’essere umano si crea nella propria mente è sempre, agli occhi di Nietzsche, una mera proiezione di se stesso, e l’‘amore del prossimo’ è una vera e propria contraddizione in termini: non si può amare che se stessi, l’amore per gli altri è impossibile. Inoltre, quando questo amore sembra manifestarsi, non si tratta mai di un sentimento originario, ma sempre di un attaccamento alla rappresentazione che noi stessi abbiamo degli altri. La demolizione nietzschiana della prossimità sembra davvero non lasciare spazio ad alternative. Sembra. Perché pensare con Nietzsche oltre Nietzsche è possibile, così come è possibile innescare rilanci etici tra le righe delle sue invettive. Anche per quanto riguarda il concetto stesso di prossimo.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4951Per una cultura del ‘noiʼ e della cura2025-07-10T11:35:19+02:00Massimiliano Signifredimsignifredi@gmail.com<p>Nel messaggio per la 54ª Giornata Mondiale della Pace, intitolato La cultura della cura come percorso di pace, papa Francesco invitava a «prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza». L’esperienza della pandemia ha segnato profondamente l’umanità, rivelando, da una parte, la sua fragilità e, dall’altra, la necessità di investire nelle relazioni per uscire dalla condizione di solitudine, che è all’origine di tanta infelicità e perdita di senso. In un tempo caratterizzato dall’egocentrismo, che pone al centro il proprio interesse a scapito di tutto ciò che è comune, è indispensabile elaborare e diffondere una cultura del ‘noi’, che faccia della cura un’espressione di responsabilità amichevole, umana ed evangelica, capace di accorgersi dell’altro e di rispondere ai suoi bisogni. Il modello cristiano della cura è il buon Samaritano.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4923Human Empathy in the Face of Affective Robotics2025-06-23T14:50:27+02:00Angelo Tumminellia.tumminelli@lumsa.it<p>This contribution intends to propose a reflection on the experience of empathy in its multiple forms of manifestation: starting from the phenomenological analysis of the empathic experience proposed by Edith Stein and then reformulated by Max Scheler in the form of sympathy, we intend to focus on the dynamism of affective openness that characterizes human existence in its pathic nature to investigate, therefore, the possible declinations of artificial empathy on the basis of the most recent studies of robotic ethics. The last part of the contribution is dedicated to affective robotics and the possible impacts that robotic agents can exert on the human capacity to experience empathy and, more generally, openness to otherness. The implementation of the use of such robots, in fact, not only increases the forms of human-machine interaction by stimulating the cognitive and affective capacities of the subjects but poses new ethical challenges in order to re-understand the human pathos within an anthropology of the artificial.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/5016Agostino e Tommaso d’Aquino sul maestro2025-10-08T12:57:12+02:00Fabrizio Amerinifabrizio.amerini@unipr.it<p>La nozione di maestro non è facile da definire. In epoca medievale è discusso chi possa dirsi veramente maestro. In questo contributo si ripercorre il percorso di questa nozione da Agostino a Tommaso d’Aquino con lo scopo di sottolineare come la figura del maestro e la riflessione su questa nozione si siano evolute e siano cambiate con il cambiare del contesto sociale e culturale in cui il maestro si inserisce.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4813The Equivocation of Natural Law2025-05-29T16:22:29+02:00Aldo Vendemiatithomasaq01@gmail.com<p style="font-weight: 400;">The expression “natural law” becomes ambiguous when there is no clear distinction between its classical conception — ancient and medieval — and the modern one. In modernity, two approaches confront each other: a secular natural law (of an individualistic, nominalist and rationalist nature) and a “Catholic” theological-religious natural law. The first has been destroyed by positivism, while the second is unable to speak to the secular world; but neither of them is the classical natural law. The article reflects on the origin of the misunderstanding, tracing it back to the different conceptions of theonomy developed between the end of the thirteenth century and the Protestant Reformation. The study aims to show that a recovery of the classical conception of natural law is not only possible, but necessary.</p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophicahttps://forum-phil.pusc.it/article/view/4906Nascita e maternità in María Zambrano2025-06-04T11:38:24+02:00Manuela Giorgia Morettimanuela_moretti@hotmail.com<p>Il presente contributo intende approfondire la matrice femminile della filosofia di María Zambrano (Vélez-Málaga 1904 - Madrid 1991), ponendo in particolare risalto la generatività di un pensiero che riconosce nel legame materno quell’imprescindibile vincolo che segna l’ingresso di ogni essere umano nel mondo. A partire dai territori ancora poco esplorati dell’infanzia, vero e proprio continuamento della nascita, si approfondirà il primo accostamento della filosofa alla mistica e alla poesia, mostrando la possibilità di seguire un pensiero in grado di unire poesia, filosofia e religione. Seguendo la via negativa della mistica qui delineata sarà possibile mostrare la generatività di un pensiero autenticamente femminile che scardina le modalità di pensiero a cui siamo abituati, allontanandoci non solo dalle pure deduzioni, ma anche da un pensiero della mortalità intesa come chiave dell’esistenza.</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p> </p>2025-10-20T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Forum. Supplement to Acta Philosophica