L’idea di fede e l’accesso a Dio oggi. A vent’anni dalla Fides et ratio

Autori

  • Armando Matteo Pontificia Università Urbaniana

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-04-04

Parole chiave:

fede, fides qua, dimensione personale, Magistero, sfida pastorale, Lumen Fidei, Fides et ratio

Abstract

La questione della diffusa indifferenza religiosa che oggi le popolazioni occidentali manifestano (con particolare riferimento alla parte giovanile di esse) ha a che fare anche con l’idea di fede presente nell’immaginario collettivo. A quest’ultimo riguardo, permane ancora il sospetto illuministico che la fede — l’aver cioè fede/la fides qua — sia sostanzialmente un gesto con il quale si accolgano nella propria esistenza “verità astratte”, considerate non solo come poste contro ogni plausibilità razionale e scientifica ma soprattutto come sostanzialmente lesive della propria libertà soggettiva.

Il contributo intende mostrare lo sforzo compiuto dalla Chiesa per restituire l’idea di fede (dell’aver fede) alla sua verità, in un cammino avviato dal Concilio Vaticano I e giunto a risultati particolarmente illuminanti e fecondi nell'enciclica Lumen fidei di papa Francesco (il cui spunto iniziare, come è noto, risale a Benedetto XVI).

In un tale itinerario si prenderà in considerazione sia il contributo fondamentale delle discussioni avvenute nel Concilio Vaticano II e confluite in Dei Verbum, sia quello non meno decisivo offerto da Fides et ratio di San Giovanni Paolo II.

##submission.downloads##

Pubblicato

2021-05-04

Fascicolo

Sezione

L'accesso a Dio oggi