Il ruolo della religione e della filosofia nella comprensione del kerygma apostolico. Riflessioni teologico-fondamentali a partire dalla Fides et ratio

Autori

  • Giuseppe Tanzella-Nitti Facoltà di Teologia e Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI), Pontificia Università della Santa Croce, Roma

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-04-03

Parole chiave:

rivelazione, filosofia, religione, kerygma apostolico, circolarità, preamboli della fede, Fides et ratio

Abstract

Ad un’attenta lettura, l’enciclica Fides et ratio manifesta l’esistenza di una circolarità fra Rivelazione, filosofia e religione. L’operatività di tale circolarità e la sua proponibilità nella Teologia fondamentale contemporanea vengono esaminate alla luce dei delicati rapporti fra religione e Rivelazione, fra Rivelazione e filosofia, consegnatici dal pensiero del Novecento. Prendendo spunto da Fides et ratio n. 36, si segnala la necessità che il discorso teologico su Dio e l'annuncio del Vangelo istruiscano un confronto con il discorso su Dio realizzato dalla filosofia e con l’esperienza di Dio di cui è depositario il senso religioso. In particolare, viene esposta la tesi che filosofia e religione rappresentino anche oggi gli ambiti in grado di conferire intelligibilità alla predicazione del kerygma apostolico, nei suoi quattro principali segmenti, come già operato dalla patristica. Si rende però necessario un risanamento della ratio affinché, nella temperie culturale contemporanea, sia resa nuovamente capax fidei.

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Pubblicato

2021-05-04

Fascicolo

Sezione

L'accesso a Dio oggi