Il desiderio di conoscere nella ricerca scientifica. Una riflessione a partire dal pensiero di Michael Polanyi

Autori

  • Miriam Savarese

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-05-19

Parole chiave:

Michael Polanyi, ricerca scientifica, passioni intellettuali, desiderio di conoscere

Abstract

Non è possibile risolvere un problema scientifico se non se ne desidera appassionatamente la soluzione. Questa è la tesi di Michael Polanyi, importante esponente dell’epistemologia postcritica e postpositivista e prima chimico-fisico. Tale tesi risulta provocatoria a fronte di quella epistemologia che tende invece a presentare l’attività di ricerca scientifica come tanto più oggettiva e “perfetta” quanto più è neutrale, nel senso di priva di riscontri di e influenze dell’emotività e delle passioni, e impersonale — rischio ancor oggi paventato da molti, compresa la sociologia della scienza. Polanyi rivaluta il ruolo della persona umana fino al punto di affermare che la conoscenza scientifica viene meno se la prima viene eliminata. In questo quadro, in cui la ricerca è concepita come soluzione di problemi, la passione intellettuale del ricercatore, dal riferimento costante ma problematico alla verità e condivisa nelle sue forme più semplici da ogni persona, è decisiva per la conclusione positiva della ricerca (si tenga presente che Polanyi impiega poco l’espressione filosofica tradizionale desiderio di conoscere). Per lui, inoltre, il desiderio intellettuale postula l’esistenza di ciò che può soddisfarlo ed ha un ruolo decisivo in rapporto agli standard scientifici; è diretto ad oggetti immateriali, intellettuali; non esaurisce il proprio oggetto, ma conduce ad espanderlo e ad arricchire il mondo; ha un rapporto privilegiato con la bellezza; è accompagnato da un senso di responsabilità per la ricerca di una verità ancora nascosta. È strettamente collegato, infatti, alla convinzione dell’esistenza di una realtà nascosta a cui la scienza si può avvicinare. Si tratta di un caso di studio interessantissimo per esaminare non solo il ruolo delle passioni nel conoscere, oggi rivalutato positivamente, — ma anche come spunto di riflessione ed approfondimento sulle dimensioni del desiderio di conoscere umano, che, facendo capo alla persona umana, intrecciano corpo e intelletto, materiale ed immateriale, sino a giungere all’anima.

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Pubblicato

2021-05-04

Fascicolo

Sezione

Natura umana, anima e corpo. Convergenza di prospettive