La maturazione della persona attraverso il bello
DOI:
https://doi.org/10.17421/2498-9746-05-03Parole chiave:
bellezza, stupore, armonia, gratuità, leggerezza, amoreAbstract
La bellezza non è solo la via attraverso cui realizzare la maturazione personale, ma è un elemento costitutivo di quest’ultima. Un’antica tradizione ha infatti identificato la pienezza della persona in termini di bellezza fisica e spirituale. Chi è maturo è “una bella persona” nella sua inscindibile unità psico-fisica.
Per diventare belli, però, c’è bisogno di incontrare la bellezza nella propria vita. Della struggente nostalgia di essa ci parlano le testimonianze del passato e quelle del presente. Vi è da sempre un’oscura percezione di ciò che diversifica il bello dal vero, dal giusto o dall’utile. Il piacere estetico ha qualcosa di universale che lo sottrae al puro arbitrio dei gusti soggettivi, perché è di ordine intellettuale, anche se non concettuale, e nasce dalla percezione dello splendore dell’essere e della nostra comunione con esso. Vi è un nesso intimo tra questa luminosità e la Parola creatrice. Al fondo sia dell’esperienza del bello naturale che della creatività dell’arte sta il Verbo che illumina il mondo e in cui si radica l’opera dell’artista.
Il primo dono che l’esperienza estetica fa alla persona, favorendone la crescita, è lo stupore per cui anche le cose più comuni e vicine a noi si rivelano un miracolo.
Connesso ad esso è il dono dell’esodo da se stessi, determinato dall’amore (eros) che la bellezza, già secondo Platone, suscita.
C’è, ancora il dono della scoperta dell’armonia nascosta anche nelle esperienze più tremende e contraddittorie dell’esistenza, che è più importante di quella manifesta.
E il dono della valorizzazione della gratuità, di ciò che non ha prezzo, perché è importante, anche se non è utile a qualcos’altro, anzi proprio per questo.
La bellezza, infine, ci fa maturare donandoci il senso della leggerezza, che non è irresponsabile fatuità, ma esperienza dell’amore che riscatta e trasfigura anche gli aspetti più dolorosi della vita.