L’umanità attraverso le collezioni Museali

Autori

  • Francesca Bigoni Museo di Antropologia e Etnologia, Sistema Museale di Ateneo, Università di Firenze

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-05-07

Parole chiave:

museologia, antropologia, etnologia, decolonizzazione, popolazioni indigene

Abstract

Il Museo Nazionale di Antropologia e Etnologia nacque 150 anni fa per volontà di Paolo Mantegazza, fondatore delle stesse scienze antropologiche in Italia. La visione di Mantegazza contemplava l’antropologia come una disciplina che doveva ripercorrere e disegnare la “storia naturale dell’uomo”. negli ambiti di un campo olistico di studio integrale che indagasse metodicamente aspetti fisici, culturali e psico/comportamentali. Questo progetto, che doveva trovare espressione concreta nel suo museo, fu di fatto negato dalla fase successiva che risultò negli anni ’20 e ’30 in una rifondazione del museo come celebrazione della visione coloniale dell’Impero e di propaganda fascista e razzista.

Nel processo di specializzazione avvenuto dopo la seconda guerra mondiale, anche per reazione ai drammatici eventi legati al nazifascismo, il distacco fra Antropologia Fisica e Antropologia Culturale si è materializzato in una rigida divisione accademica fra queste due discipline, con il rischio di rappresentare i popoli solo attraverso lenti parziali e perdere aspetti fondamentali delle loro culture. L’antropologia collaborativa propone strategie insostituibili che permettono di reintegrare l’antropologia e ridefinire i contenuti del museo e i suoi spazi come luogo di dialogo e incontro. Il Museo è una istituzione centrale e irrinunciabile della cultura occidentale, che può sopravvivere solo in un processo dinamico. Nel percorso internazionale di ripensamento dei musei, anche quello fiorentino deve davvero diventare un ponte che promuova il dialogo e la comprensione fra popoli. La difesa dei popoli nativi, con le loro culture molto più sostenibili e ricche dal punto di vista spirituale, è direttamente collegata alla salvaguardia dell’equilibrio ambientale nel pianeta. Si tratta di un argomento di drammatica attualità: oggi primi fra tutti i popoli brasiliani dell’Amazzonia sono sotto assedio, in un clima politico che sta promuovendo la deforestazione di questo polmone verde della terra e la loro difesa è essenziale per la stessa sopravvivenza di Homo sapiens.

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Pubblicato

2021-05-04

Fascicolo

Sezione

Natura umana, anima e corpo. Convergenza di prospettive

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