Ethos, Pathos e Logos: efficacia della retorica classica nella professione docente
DOI:
https://doi.org/10.17421/2498-9746-01-12Abstract
Nella società odierna i docenti occupano un ruolo fondamentale. Da essi dipende la formazione culturale ed educativa, e quindi il successo delle future generazioni. Un antico proverbio orientale recita: Se nessuno sa quel che tu sai, il tuo sapere serve a poco. Si comprende che non basta possedere o produrre cultura: bisogna essere in grado di trasmetterla adeguatamente. Il docente efficace è in grado di padroneggiare una serie di abilità che rendono brillante il proprio insegnamento. Tra queste un posto rilevante spetta alla capacità comunicativa. Comunicare è una vera arte che si può acquisire e migliorare e che il docente non può e non deve sottovalutare, dal momento che educa e forma gli adulti di domani. La qualità dell’insegnamento svolge quindi un compito essenziale. Le competenze necessarie, tese ad ottimizzare la didattica, includono sia la capacità di sviluppare i tre fondamentali livelli della comunicazione, verbale, paraverbale e non verbale (o linguaggio del corpo), insegnate da Cicerone nel De Oratore, sia quella di padroneggiare i tre modi o mezzi di persuasione indicati in primo luogo nella Retorica di Aristotele, l’Ethos, il Pathos ed il Logos, poi ampliati e ripresi da Isocrate, grande maestro di eloquenza della Grecia classica. La retorica classica fornisce così numerosi strumenti per rendere più competente la classe docente attraverso lo sviluppo dell’arte oratoria, per una didattica basata non sulla mera trasmissione di contenuti, ma in grado di persuadere, educare e formare e per mettere in condizione gli studenti, grazie ad una sorta di maieutica socratica, di sviluppare in maniera completa le proprie risorse e le proprie potenzialità.