Logos, Vernunft, Erkenntnis e Bildung nella filosofia di Johann Gottfried Herder

Autori

  • Andrea Gentile Università degli studi Guglielmo Marconi, Roma

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-01-06

Abstract

Nel saggio Auch eine Philosophie der Geschichte zur Bildung der Menschheit (Ancora una filosofia della storia per la formazione dell’umanità, 1774), sullo sfondo della correlazione semantica tra Logos e Bildung, Herder individua nella storia, nel linguaggio, nella religione, nella filosofia, nella poesia, nell’arte, nella creatività e nella libertà, l’immediata e naturale espressione di un popolo, la forma immediata della sua «coscienza», la manifestazione della sua spiritualità, della sua «anima profonda» nella sua natura particolare e irripetibile. In questo orizzonte, il filo conduttore della filosofia herderiana può essere individuato nella sua riflessione sull’idea di Bildung nella storia, alla quale possono essere ricondotte tutte le articolazioni del suo pensiero: una concezione su cui Herder riflette incessantemente, apportandovi continue modifiche, e che giungerà ad una formulazione esaustiva con la pubblicazione dei volumi: Auch eine Philosophie der Geschichte zur Bildung der Menschheit, fino alle Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit, opere destinate ad esercitare un’influenza decisiva sul pensiero romantico e sullo storicismo tedesco di fine Ottocento.

Sullo sfondo della correlazione tra Logos e Bildung, nella filosofia di Herder si può intravedere non solo una profonda e dinamica correlazione tra conoscenza, ragione ed esperienza, ma anche una profonda analogia tra il mondo della «natura» (Natur) e il mondo della «storia» (Geschichte): come la «natura» è caratterizzata da forme viventi in cui essa si esprime, così la storia è caratterizzata dal realizzarsi dell'«umanità» (Menschheit) in «forme» sempre più compiute. In altre parole, se nella natura vi è un piano generale a cui ogni essere è sottoposto, un piano specifico e individuale in virtù del quale ogni organismo prende forma, non diversamente accade nella storia, dove tutto rientra in un fine generale: ogni particolare realizzazione storica ha una sua individuale «finalità interna» in base alla quale si configura nel fluire del tempo. La forma più compiuta cui la storia giunge è l'umanità: linguaggio, arte, religione, libertà, ragione sono «forme» particolari in cui l'«umanità» si manifesta. Il linguaggio e l'arte non esprimono soltanto le conoscenze e i sentimenti degli uomini, ma rivelano ed esprimono quella particolare individualità che li caratterizza: l'essere dell'uomo nella sua autenticità. Così è anche per la religione e la libertà; nell'una, come nell'altra, la persona assume un ruolo di primo piano: le sue scelte, le sue passioni, i suoi sentimenti; tuttavia, questa individualità attesta qualcosa che va al di là di se stessa e diviene come un «simbolo della divinità». La religione, allora, proprio per il culto della divinità di cui è portatrice, appare come la forma più alta di Bildung, di educazione e formazione della persona all'umanità: il romanticismo di Herder si afferma nella religione come forma suprema di umanità nella sua particolarità, nell'orizzonte di una ricomprensione unitaria della natura, della ragione e della storia.

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Pubblicato

2021-05-04

Fascicolo

Sezione

Logos e paideia: momenti e modelli nella Modernità