Philosophy for Children: un esempio di pratica filosofico-educativa

Autori

  • Raffaella Esposito

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-01-13

Abstract

La Philosophy for children (P4C) è un progetto educativo per bambini e ragazzi (dalla scuola dell’infanzia ai primi anni del liceo) ideato da M. Lipman negli anni ’70 ed oggi largamente diffuso e sperimentato in diverse parti del mondo. Esso recupera il modo di fare filosofia proprio delle prime scuole greche e la metodologia di impronta socratica, ri-proponendo la frequentazione della filosofia nella sua dimensione di attività ed esercizio dialogico comunitario; in questa accezione la filosofia si traduce in pratica, precipuamente nel filoso-fare insieme in una classe. L’obiettivo principale è quello di insegnare ai ragazzi a pensare bene ed in modo autonomo, attraverso l’indagine conoscitiva ed autocorrettiva. Il programma della P4C si caratterizza pertanto per l’uso che fa della filosofia come strumento e metodo di educazione al pensiero complesso (critico, creativo e valoriale), e per il modo in cui attua il suo progetto (il filoso-fare) incentrandolo sull’idea della ricerca/conoscenza in comunità (CdR). Il pensiero complesso e il metodo critico (che evidenziano la processualità del pensiero) costituiscono il cuore del filosofare nella CdR, e l’apprendimento che grazie ad essi si realizza si muove nei tre ambiti della cognizione, metacognizione e motivazione. Ecco perché il filosofare nella CdR si presenta come un ottimo sistema formativo trasversale rispetto alle materie curricolari tradizionali: infatti esso offre ai ragazzi, da una parte, l’occasione per acquisire il metodo della filosofia che agisce sullo sviluppo di competenze cognitive e metacognitive di secondo livello; dall’altra, considerando l’aspetto contenutistico, il filosofare si situa su un livello “meta” rispetto alle altre discipline ed aiuta ad organizzarne i saperi. La specificità della P4C come pratica filosofica che mira all’attivazione del “pensare e comprendere insieme” si esplica a partire dal particolare setting in cui vengono svolte le sessioni filosofiche (incontri e non lezioni) di cui è responsabile il “facilitatore”. L’attività filosofica è organizzata in sessioni filosofiche, strutturate in 4 fasi principali che prendono avvio da un c.d. testo stimolo che garantisce la funzione problematizzante propria della ricerca filosofica. La P4C realizza in questo modo quella particolare e feconda associazione tra filosofia ed infanzia che si fonda sull’assunto che la filosofia sola ha la capacità di agire sull’essere nel suo complesso, permettendogli di percorrere alcuni sentieri che “altri saperi da soli non possono percorrere”. É questa appunto la specificità della filosofia dell’infanzia: valorizzare e sistematizzare il “domandare” filosofico già presente nell’infanzia, accompagnando così il bambino nel suo cammino ermeneutico sui sentieri della vita, permettendogli di scoprire se stesso e il mondo come luoghi di rivelazione e di avvento della verità, con la sempre maggiore consapevolezza del valore che tale scoperta ha sul suo agire quotidiano e sulle sue scelte.

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Pubblicato

2021-05-04

Fascicolo

Sezione

Logos e paideia: Scuola e Università