Marsilio Ficino e la melanconia. Condizione determinante o spazio di libertà?

Autori

  • Valentina Zaffino Pontifical Lateran University

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-08-10

Parole chiave:

Marsilio Ficino, Melanconia, Immortalità dell'anima, Libertà, Determinismo

Abstract

Lo scopo di questo contributo è duplice: da una parte, ci si propone di dimostrare che, a differenza di quanto la storiografia ha sinora considerato, per Marsilio Ficino la nozione di melanconia non assume solo un significato positivo, ma egli accoglie anche la visione tradizionale di questo fenomeno, che è presentato come una vera e propria malattia. Se nel primo caso, infatti, il melanconico è indotto a eccellere nelle arti e nelle scienze, nel secondo caso costui vive un profondo stato di afflizione e di ripiegamento su se stesso, che può provocare conseguenze estreme, come il dubbio circa l’immortalità dell’anima. Dopo aver messo in luce quest’ultimo aspetto della questione, si ricostruirà la posizione di Ficino in merito alla possibilità che la condizione melanconica ammetta una qualche forma di libertà per il soggetto sottoposto all’azione determinante di Saturno e, più in generale, degli astri.

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Pubblicato

2023-06-30

Fascicolo

Sezione

Studi e seminari