Monismi in prospettiva. Whitehead, Spinoza, Leibniz

Autori

  • Alessia Giacone

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-08-07

Parole chiave:

Whitehead, Solidarity, Spinoza, Leibniz, Monism

Abstract

In questo contributo, argomenterò contro l’interpretazione standard che vede Whitehead come un pluralista, sostenendo invece che il suo sistema è un tipo particolare di monismo. Nella mia idea, la nozione cruciale della filosofia del processo whiteheadiana è quella di solidarietà, vale a dire la parentela ontologica tra gli enti del mondo e il mondo stesso. Per dimostrare la mia tesi, anzitutto analizzerò l’opposizione tra due paradigmi metafisici: il paradigma della sostanza e il paradigma processuale, di cui Whitehead – pur con illustri predecessori come Eraclito – è il capostipite. La preoccupazione primaria di Whitehead è dare giustificazione del paradigma processuale e, allo stesso tempo, della connessione essenziale tra tutte le cose che sono. In secondo luogo, poiché qualunque decisione tra monismo e pluralismo conduce inevitabilmente alla considerazione del pensiero di Spinoza e di Leibniz, confronterò le loro posizioni con quella di Whitehead. A partire dall’idea leibniziana di armonia universale e dalla sua nozione di organismo, solleverò alcuni dubbi sul suo conclamato pluralismo. Allo stesso tempo, mostrerò come Whitehead utilizzi i modi di Spinoza per teorizzare la sua nozione di evento. Dopo aver esposto alcune significative analogie del pensiero di Whitehead con entrambi, considererò i loro sistemi in relazione a Dio, proponendo che la tendenza soggettiva del Dio whiteheadiano supera tanto la concezione di Spinoza quanto quella di Leibniz, sebbene Whitehead attinga a piene mani dalle loro filosofie. Seguendo queste argomentazioni, cercherò di provare la coerenza di un monismo prospettico capace di includere tutti e tre.

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Pubblicato

2023-06-30

Fascicolo

Sezione

Studi e seminari