L’indispensabile ruolo della iustitia per la sussistenza dell’ordinamento giuridico: rilievi biogiuridici

Autori

  • Luisa Lodevole Università degli Studi di Roma Tor Vergata

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-09-11

Parole chiave:

Diritto naturale, Diritti naturali, Diritto positivo, Natura, Ragione, Biogiuridica

Abstract

L’oscuramento della ragione non più illuminata dalla fede nell’era della secolarizzazione tende a ridurre il campo d’indagine degli studi giuridici a mero esercizio di comprensione, applicazione e sistematizzazione delle regulae iuris humani. La cancellazione dall’orizzonte del pensiero filosofico-giuridico di ogni rinvio alla metafisica ed allo ius naturale ha impoverito anche l’argomentazione degli iuris periti, i quali sono indotti da un imperativo categorico, dettato dalle correnti filosofiche dominanti nel mondo contemporaneo del nichilismo e riduzionismo scientista, ad avere quale esclusivo punto di riferimento lo ius positivum. Il pensiero di Tommaso d’Aquino appare insostituibile punto di riferimento per le questioni, in particolare quelle biogiuridiche, che i giuristi devono affrontare nel mondo odierno al fine di difendere il bene di ogni uomo e di tutti gli uomini.

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Pubblicato

2024-05-09

Fascicolo

Sezione

Il concetto di “Ius” in Tommaso d'Aquino: Applicazioni