«Che cosa ti rende te stesso?». La domanda di Scoto, un’insidia per i tomisti

Autori

  • Stephen L. Brock Pontificia Università della Santa Croce, Roma

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-10-08

Parole chiave:

Tommaso d’Aquino, Duns Scoto, Individuazione, Identità, Materia signata

Abstract

La tesi principale dell’articolo è che l’insegnamento di Tommaso d’Aquino secondo cui il principio di individuazione per le nature corporee è la “materia segnata” è stato frainteso per secoli, perché la materia in questione è stata identificata con la materia prima. Tommaso non dice mai che è la materia prima, e molto spesso la identifica con la materia sensibile particolare o con il corpo dell’individuo. Questo malinteso forse spiega gran parte del grave disaccordo che si osserva tra le spiegazioni dell’individuazione offerte dai tomisti passati e presenti. Si suggerisce che il malinteso potrebbe essere nato da un’eccessiva fretta da parte dei tomisti nel rispondere alla teoria dell’individuazione di Giovanni Duns Scoto e alle sue critiche a teorie simili a quella di Tommaso. Correggere questo malinteso aiuta a vedere quanto siano diversi gli approcci all’individuazione di Scoto e Tommaso e a far emergere ciò che sarebbe necessario per un autentico confronto tra le due posizioni.

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Pubblicato

2024-09-30

Fascicolo

Sezione

Studi e seminari