Vivere per gli altri? Friedrich Nietzsche e l’“impossibilità” dell’altruismo
DOI:
https://doi.org/10.17421/2498-9746-11-20Parole chiave:
Friedrich Nietzsche, Altruismo, Prossimo, Altro, EticaAbstract
Pensare agli altri? Vivere per gli altri? Amare gli altri? Le domande sull’altruismo, tra le mani di Friedrich Nietzsche, deflagrano come dinamite. La sua critica alla morale altruistica è dissacrante e, di primo acchito, sembra non lasciare spazio a repliche. L’immagine del prossimo che l’essere umano si crea nella propria mente è sempre, agli occhi di Nietzsche, una mera proiezione di se stesso, e l’‘amore del prossimo’ è una vera e propria contraddizione in termini: non si può amare che se stessi, l’amore per gli altri è impossibile. Inoltre, quando questo amore sembra manifestarsi, non si tratta mai di un sentimento originario, ma sempre di un attaccamento alla rappresentazione che noi stessi abbiamo degli altri. La demolizione nietzschiana della prossimità sembra davvero non lasciare spazio ad alternative. Sembra. Perché pensare con Nietzsche oltre Nietzsche è possibile, così come è possibile innescare rilanci etici tra le righe delle sue invettive. Anche per quanto riguarda il concetto stesso di prossimo.
