Per una cultura del ‘noiʼ e della cura
DOI:
https://doi.org/10.17421/2498-9746-11-21Parole chiave:
Cura, Solitudine, Dialogo, Buon samaritano, SolidarietàAbstract
Nel messaggio per la 54ª Giornata Mondiale della Pace, intitolato La cultura della cura come percorso di pace, papa Francesco invitava a «prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza». L’esperienza della pandemia ha segnato profondamente l’umanità, rivelando, da una parte, la sua fragilità e, dall’altra, la necessità di investire nelle relazioni per uscire dalla condizione di solitudine, che è all’origine di tanta infelicità e perdita di senso. In un tempo caratterizzato dall’egocentrismo, che pone al centro il proprio interesse a scapito di tutto ciò che è comune, è indispensabile elaborare e diffondere una cultura del ‘noi’, che faccia della cura un’espressione di responsabilità amichevole, umana ed evangelica, capace di accorgersi dell’altro e di rispondere ai suoi bisogni. Il modello cristiano della cura è il buon Samaritano.
