Per una cultura del ‘noiʼ e della cura

Autori

  • Massimiliano Signifredi Comunità di Sant'Egidio

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-11-21

Parole chiave:

Cura, Solitudine, Dialogo, Buon samaritano, Solidarietà

Abstract

Nel messaggio per la 54ª Giornata Mondiale della Pace, intitolato La cultura della cura come percorso di pace, papa Francesco invitava a «prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza». L’esperienza della pandemia ha segnato profondamente l’umanità, rivelando, da una parte, la sua fragilità e, dall’altra, la necessità di investire nelle relazioni per uscire dalla condizione di solitudine, che è all’origine di tanta infelicità e perdita di senso. In un tempo caratterizzato dall’egocentrismo, che pone al centro il proprio interesse a scapito di tutto ciò che è comune, è indispensabile elaborare e diffondere una cultura del ‘noi’, che faccia della cura un’espressione di responsabilità amichevole, umana ed evangelica, capace di accorgersi dell’altro e di rispondere ai suoi bisogni. Il modello cristiano della cura è il buon Samaritano.

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Pubblicato

2025-10-20

Fascicolo

Sezione

Prospettive sull'altruismo