La centralità della dimensione etico-antropologica in un progetto di formazione universitaria. Il caso Fondazione Rui

Autori

  • Vincenzo Arborea IPE Business School, Napoli
  • Antonio Petagine Pontificia Università della Santa Croce

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-01-23

Abstract

È possibile riconoscere uno spazio alla dimensione etico-antropologica, all’interno della formazione universitaria, a prescindere dalla specifica disciplina di studio scelta dallo studente?

A partire da un’analisi euristica dei bisogni espliciti e impliciti della popolazione universitaria italiana, questo articolo illustra le ragioni per le quali proporre un percorso di formazione integrata, che predisponga al meglio gli studenti universitari a costruire una vita matura nella famiglia, nel lavoro e nella società. Vengono presentate a tale scopo le riflessioni che hanno condotto alla progettazione di un percorso di formazione, attivo in Italia nelle Residenze Universitarie della Fondazione Rui, che ha il suo cuore nei moduli di antropologia filosofica e di etica generale.

La centralità della domanda metafisica – articolata e declinata in modo adeguato alla situazione dell’interlocutore (studente universitario di varie discipline) – emerge dalla riflessione sull’azione e sul soggetto dell’agire che conduce alla domanda sul cosmo e sul senso della vita umana nei diversi contesti di esercizio.

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Pubblicato

2021-05-04

Fascicolo

Sezione

Il ruolo della filosofia nella formazione alle professioni