Il metodo analogico nel De anima di Aristotele. Commento al capitolo primo del libro primo

Autori

  • Antonio Malo Professore

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-07-05

Parole chiave:

Aristotele, anima, corpo, vita, essere, metodo, analogia, passione

Abstract

L’articolo raccoglie il commento al primo capitolo del primo libro del De anima di Aristotele. Si tratta di una pubblicazione parziale di un commento completo da pubblicarsi in breve. In questo primo capitolo, a partire dalla distinzione fra viventi e non viventi, Aristotele presuppone l’esistenza dell’anima. La sua ricerca si rivolge, quindi, non tanto a dimostrare la sua esistenza, quanto alla scoperta di quali siano le azioni proprie di ogni vivente e quali, invece, servono a distinguere i diversi tipi di vita, in modo da poter arrivare ad una definizione dell’anima valida per tutti i viventi. Per raggiungere tale traguardo, lo Stagirita usa una diversità di metodi come quello storico, critico, induttivo, entinemico e, soprattutto, quello analogico. Così, nel trattare delle passioni, accanto ai metodi empirico e deduttivo, propri rispettivamente del fisico, o naturalista, e del filosofo dialettico, Aristotele impiega l’analogia, il che gli permette di avere una visione transdisciplinare avant la lettre.

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Pubblicato

2022-06-27

Fascicolo

Sezione

Itinerari