The Common Good and its Primacy

Charles De Koninck's (1906-1965) Thomistic View

Autori

  • Antonio Petagine Università degli Studi Roma Tre

DOI:

https://doi.org/10.17421/2498-9746-09-09

Parole chiave:

Bene comune, Persona, Charles De Koninck, Jacques Maritain, Tomismo

Abstract

Questo articolo tratta della dottrina del bene comune elaborata dal tomista canadese Charles De Koninck (1906-1965). Nel 1943 egli scrisse De la primauté du bien commun contre les personnalistes. Questo libro generò una controversia che coinvolse Yves Simon, Ignatius Eschman e, almeno indirettamente, Jacques Maritain. In primo luogo, l'autore sottolinea come De Koninck abbia difeso l'idea del primato del bene comune, presentandolo come un bene universale condiviso da ogni singolo membro di una comunità. Il bene comune, quindi, non è un "bene estraneo" a cui sacrificare il bene individuale, ma ciò da cui il bene individuale è illuminato. L'articolo analizza poi la concezione della persona di De Koninck e il legame tra la promozione di una corretta idea di bene comune e il primato della ragione speculativa. La parte finale è dedicata ad alcuni punti rispetto ai quali la proposta tomistica di De Koninck può fornire criteri validi per affrontare alcune delle sfide che oggi ci troviamo ad affrontare e che investono il nostro modo di concepire il bene comune: le molteplici forme di crisi globali, la genuina promozione dell'intelligenza umana, l'ecologia.

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Pubblicato

2024-05-09

Fascicolo

Sezione

Il concetto di “Ius” in Tommaso d'Aquino: Prospettive storiche